Queste mie brevi considerazioni nascono da una conversazione avuta con la mia addetta stampa.
Di fronte alla mia richiesta di promuovere presso i giornali un certo titolo uscito tre mesi fa mi è stato risposto che era pressochè impossibile perché tutti i recensori dei quotidiani e delle riviste più importanti considerano il libro a tre mesi dall’uscita “vecchio” e quindi non più meritevole di attenzione. I recensori gradiscono libri freschissimi meglio ancora le anticipazioni. Volgendo la mia attenzione sullo stesso titolo per ciò che riguarda la distribuzione in libreria, ottenevo dal responsabile commerciale la stessa risposta : ormai il libro era troppo “vecchio”e non interessava più i librai, i quali l’avevano sicuramente già acquistato come novità, e probabilmente già reso al distributore se invenduto.
Questa idea perversa della “scadenza” dei libri come se fossero prodotti deperibili nel tempo, rappresenta, secondo me, una delle più gravi distorsioni del mercato editoriale a cui tutti noi addetti dovremmo prestare più attenzione. Siamo tutti ormai consapevoli che la maggior parte delle vendite avviene su impulso momentaneo ed emotivo spesso provocato da una sapiente campagna di marketing orchestrata dalle majors e marginalmente con l’incontro occasionale in libreria tra i libri e il lettore. Considerando che queste poche occasioni di incontro hanno scadenze temporali sempre più brevi, mi chiedo quanti autori interessanti, quante opere originali, quante proposte innovative, andranno perdute? Quanti, invece, di questi best seller , così tanto strombazzati, resteranno nel nostro patrimonio culturale? Potremmo pensare, come con gli ortaggi o i pesci, di offrire libri surgelati in modo da superare il limite breve della loro scadenza temporale.
Scherzi a parte, credo che tutti coloro che hanno a cuore il futuro del libro dovrebbero preoccuparsi di questa deriva consumista e fare in modo che, invece, il ventaglio dell’offerta disponibile possa essere per i lettori sempre più ampio e possa essere favorito sempre più il magico incontro tra il libro e il Suo lettore.
di Enrico Iacometti
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