In Sicilia la mafia “è stata l’interlocutore pubblico più affidabile”.
Una storia di un amore, tra un aristocratico siciliano e una donna che si batte per il suo lavoro, ma anche la storia di un’utopia civile, la lotta nei confronti di uno Stato assente.
A 150 anni dall’Unità d’Italia un romanzo che ripercorre le cause che hanno portato al disastro umano, civile ed economico che ancora oggi affligge la Sicilia.
In libreria Mario Moncada di Monforte
La Profezia del Gattopardo. Il tempo delle iene e degli sciacalli. 1860-2010 (Armando 2011)
La Profezia del Gattopardo è la storia di un’utopia civile. La storia d’amore di un aristocratico siciliano per la donna con la quale si batte per il suo lavoro, nella sua terra. Nella memoria del protagonista scorre il tempo che, come aveva previsto il gattopardo, è il tempo delle iene e di quegli sciacalli che, lungo i centocinquanta anni dell’Unità d’Italia, hanno costruito il disastro umano, civile ed economico che affligge la Sicilia ed il Mezzogiorno.
Il richiamo della profezia gattopardesca nasce da quella tensione civile che consente al protagonista di lottare per il suo lavoro contro l’inettitudine di uno Stato assente, contro il ritardo di una società distratta e contro la realtà mafiosa con la quale riesce a convivere in un rapporto paradossale che, di fronte all’ostilità dei Governi nazionali che hanno sempre trascurato le infrastrutture siciliane necessarie al suo lavoro, gli fa affermare che, lungo la sua vita, la mafia in Sicilia “è stata l’interlocutore pubblico più affidabile”. Tesi incomprensibile se non si scorrono le ragioni dell’impegno deluso e dell’indignazione del protagonista/Autore, che chiude i suoi ricordi nel disgusto per l’inaccettabile, degradata realtà che ci circonda.
Mario Moncada di Monforte si è formato culturalmente presso la Olivetti di Ivrea, in quella particolare atmosfera creata dall’umanesimo di Adriano Olivetti e dall’impegno civile e culturale di Paolo Volponi: Dopo il 1967 ha costituito e diretto in Sicilia le prime aziende siciliane di informatica. È socio fondatore e membro del Consiglio Direttivo di “Salvare Palermo”, Fondazione Onlus per la tutela del patrimonio culturale ed ambientale palermitano. Studioso di problemi geopolitici, ha pubblicato i seguenti saggi: La nazione siciliana (Palermo, 1973); L’uomo totale (Palermo, 1996), Palermo domani (Palermo, 2000); per le nostre edizioni, Occidente senza futuro (1998), Israel: fine della speranza? (2002); Guerra al terrorismo? (2003); Vite parallele (2005), Israele: un progetto fallito (2009) e Israele, uno stato razzista (2010).
LEGGETE le prime 39 pagine del libro
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