Il 21 luglio del 1911 nasceva Marshall McLuhan il più grande sociologo della comunicazione.
L’Armando Editore, che per prima in Italia, ha tradotto e pubblicato i volumi del filosofo canadese presenta due nuove uscite:
Marshall McLuhan, Aforismi e profezie, postfazione di Derrick de Kerckove
Marshall McLuhan, Letteratura e metafora della realtà, COFANETTO
e ripropone, con una nuova prefazione, uno dei classici del pensiero di Marshall McLuhan, La Galassia Gutenberg
Quest’anno è il centenario della nascita di uno dei più grandi sociologi della comunicazione: Marshall McLuhan.
L’Armando Editore ha deciso di celebrare questo anniversario uscendo in libreria con due nuovi volumi e riproponendo un classico del suo pensiero.
Il primo volume, fresco di stampa, è Aforismi e profezie in cui è stata inserita la postfazione di Derrick de Kerckhove. Il volume raccoglie oltre 800 aforismi tratti dalle sue principali opere, ordinati per tema e distinti in quattro sezioni. Le sue teorie hanno innovato radicalmente lo studio dei mezzi di comunicazione, sviluppando un approccio di ricerca umanistico del tutto originale, ancora oggi al centro del dibattito accademico. I giochi di parole e il gusto per il paradosso che contraddistinguono i saggi del grande teorico sono qui proposti quali nuovi stimoli a entrare nel “mosaico McLuhan”, per cogliere l’enorme portata del suo pensiero.
La seconda novità è un cofanetto Letteratura e metafora della realtà che raccoglie tre volumi il cui argomento ruota intorno al tema della Letteratura. Sicuramente il tema sembra estraneo a quelli trattati dal grande sociologo canadese. Infatti questi saggi, per la prima volta pubblicati in Italia, sulla critica letteraria e sulla possibilità di comprensione del mondo e dei processi che lo attraversano, sono una novità assoluta negli studi di McLuhan. La letteratura è un medium e va quindi analizzata nei suoi aspetti formali che determinano i modi della percezione. Bisogna riconsiderare il ruolo sociale della letteratura a partire dall’innovazione tecnologica: la tecnologia produce una trasformazione che esige un ripensamento delle strutture formali della comunicazione letteraria.
La letteratura è il modo attraverso il quale “i veri” artisti del Novecento svelano ai contemporanei non tanto la realtà, quanto il metodo mediante cui la realtà può essere compresa. Lo scrittore svela il mondo e la critica letteraria e, nel tentativo di scoprire il metodo di questo disvelamento, compie la fondamentale operazione di scoperta del metodo della scoperta.
Ma la distinzione fondamentale messa in risalto da McLuhan, in questi saggi, non è tanto quella tra occhio e orecchio come metodo percettivo, quanto quella tra il carattere inclusivo del linguaggio frammentato della scrittura come metodi della conoscenza. Da questa considerazione l’Autore arriva a una conclusione: quello che autori come Eliot, Lawrence, Burrounghs comunicano al lettore non è il fatto, ma l’esperienza di un fatto.
Infine, con una nuova prefazione del Prof. Gianpiero Gamaleri, riproponiamo un classico del pensiero di Marshall McLuhan, La Galassia Gutneberg.
La Galassia Gutenberg è ormai diventato un best seller che ha influenzato profondamente il dibattito culturale nei maggiori Paesi del mondo occidentale.
La riflessione di McLuhan si concentra sull’invenzione della stampa a caratteri mobili, valutandone le caratteristiche di medium che ha condotto tutto il corpo dell’esperienza della cultura europea verso un riscaldamenti non privo di aspetti inquietanti.
La premessa del suo discorso consiste nel ruolo prioritario che i media, cioè le tecnologie, posseggono in quanto fattori di trasformazione sociale.
McLuhan va però oltre: la trasformazione sociale, che si consolida in periodi storici, è la risultante di modificazioni più intime, che investono l’assetto psico-percettivo del singolo individuo e dei gruppi in cui egli si aggrega. La civiltà, dunque, non è altro che lo spaccato, in una determinata epoca, del sensorio individuale e collettivo. L’importanza della stampa, in quanto tecnologia, sta proprio nel aver spostato l’equilibrio umano verso un’esaltazione del senso distaccato della vista.
Ma la Galassia Gutenberg non è isolata: il suo sistema fa corpo con due altre costellazioni, con due altri periodi storici. Uno, concluso, il cui carattere freddo coincideva con una vita fondamentalmente tribale e, quindi, di carattere partecipativo: periodo che Mcluhan recupera in chiave di flash back; l’altro, in via di affermazione, che è poi la nostra epoca, riconducibile all’immagine del villaggio planetario: un modo d’essere dominato dai media elettronici che è ancora tutto da scoprire, da impostare, da programmare.
Herbert Marshall McLuhan (Edmondo 1911-Toronto 1980) è stato il massimo teorizzatore della riflessione sulla società dei nuovi media. Ritenuto ancora oggi uno dei principali fondatori delle scienze della comunicazione, è tra gli autori più tradotti e conosciuti al mondo. Fra le sue opere pubblicate nelle nostre edizioni: La città come aula. Per capire il linguaggio e i media (1984); Dall’occhio all’orecchio (1986); La Galassia Gutenberg (1998); La luce e il mezzo (2002) e, della stessa collana, Letteratura e metafore della realtà (2009); Letteratura e metafore della realtà II. La critica letteraria (2010).
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Lucia Pasquini
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